Formaggio da latte vaccino intero della Val d’Ossola, l’Aleccio deve il proprio nome ad uno dei più ampi alpeggi di media quota che lambiscono quel territorio della Svizzera italiana per decenni conteso dai pastori delle due nazioni.

Per la sua produzione, viene impiegato latte di vacca intero per la cui coagulazione, il latte viene riscaldato a 38-39 °C addizionando un innesto costituito da Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus la cui azione è acidificante (fermentazione del lattosio ad acido lattico) e aromatizzante.

Successivamente si aggiunge Penicillium candidum, muffa alimentare che favorisce una colorazione bianca della crosta, colonizzazione superficiale che consente di avere una crosta edibile. Dopo40-45 minuti,tempo necessario allo sviluppo dei fermenti, viene aggiunto il caglio.

La sosta è di 35 minuti a cui segue il taglio, effettuato a cubetti tipo mais. Dopo 25 minuti la cagliata così ottenuta viene estratta e messa in stampi quadrati dal lato 20 cm. Con questa operazione inizia la fase di spurgo del siero a cui segue la stufatura che struttura il formaggio,
grazie all'acidificazione della pasta; a questo punto il formaggio viene salato in salamoia per 5-6 ore a 10 °C. Posto in cella a stagionare ad umidità relativa di 85-90% per 40-50 giorni, il formaggio ALECCIO ottiene la sua massima espressione organolettica.

ALECCIO è un formaggio ad alto valore alimentare grazie all’elevata concentrazione di proteine ed acidi grassi dotati di grande valore biologico, il cui consumo può essere
indicato in quelle situazioni dietetiche dove è necessario avere contributi di alimenti importanti (ad esempio in situazioni di restrizione finalizzate alla perdita di peso e
al mantenimento di un adeguato stato fisiologico) in quanto aiuta a sopperire all’equilibrio nutrizionale fornendo i principali nutrienti.

 

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